KINESIOLOGIA DELL’APPRENDIMENTO
La kinesiologia dell’apprendimento è una branca della Kinesiologia Specializzata che permette di tirare fuori le proprie potenzialità di apprendimento attraverso specifici esercizi che possono essere applicati facilmente in qualsiasi situazione di apprendimento, per favorire l’integrazione emisferica e per accedere meglio al pieno potenziale cerebrale necessario per un apprendimento integrale e senza stress.
Spesso sono alcune condizioni superabili che impediscono al nostro cervello di permettere il passaggio di informazioni dal nostro emisfero cerebrale sinistro (più logico, attento ai dettagli, all’analisi, alle differenze, utilizzato per la lettura, la scrittura e l’ortografia, per la pianificazione e l’organizzazione) a quello destro (più intuitivo, che ha una visione d’insieme, che ricerca il senso, utilizzato per il disegno, le immagini) e viceversa. Infatti, il fine ultimo della K. dell’apprendimento è quello di ottenere l’integrazione cognitiva tra i due emisferi per rendere l’apprendimento facile e possibilmente senza sforzo eccessivo.
Situazioni di apprendimento si trovano in tante occasioni della vita quotidiana, non solo a scuola e ognuno di noi sviluppa fin dalla nascita il suo stile di apprendimento individuale e unico (passaggio dalla posizione sdraiata a quella seduta, il gattonare fino allo stare in piedi e camminare).
Il movimento è un presupposto necessario ed essenziale per l’apprendimento, il feto sperimenta già nel grembo della madre le leggi della gravità e, basandosi su questa esperienza sviluppa l’udito e la vista.
L’apparato vestibolare responsabile del mantenimento dell’equilibrio è collegato ai muscoli principali della schiena e dell’addome e il loro primo lavoro consiste nell’alzare la testa; questo permette al neonato di udire e vedere meglio…da questo momento in poi la libertà di movimento diventa molto importante per lui. Il gattonare come movimento incrociato stimola lo sviluppo del corpo calloso (tessuto che collega i due emisferi), in questo modo i due lati del corpo, incluso le braccia, le gambe, le orecchie e gli occhi, collaborano. Se il bambino salta la fase del gattonare si possono manifestare più tardi delle difficoltà di apprendimento per esempio nella lettura.
Gli organi sensoriali (occhi, orecchie, naso e lingua) si orientano secondo gli stimoli e gli input che arrivano dall’esterno grazie ai movimenti della testa; i piccoli movimenti degli occhi permettono la vista tridimensionale e a lunga distanza, la percezione periferica e la focalizzazione su piccole lettere. Il movimento prepara anche alla percezione uditiva ed olfattiva. Attraverso il movimento esprimiamo sul nostro viso emozioni come gioia, tristezza, rabbia e così entriamo in relazione con gli altri.
Dietro ad ogni lettera e cifra scritta c’è un movimento; lettere e cifre vengono percepite ed ancorate nella muscolatura e trovano espressione nel movimento della scrittura. L’apprendimento implica la costruzione di abilità e ogni tipo di abilità si sviluppa attraverso il movimento dei muscoli. La scrittura si manifesta attraverso il movimento della mano e contemporaneamente si innesca un processo di pensieri; le parole pronunciate, causate da numerosi muscoli facciali, dalla lingua e dalle corde vocali, ci permettono di mettere ordine e sviluppare i nostri pensieri. Quindi il movimento aiuta a sviluppare i pensieri e di conseguenza l’apprendimento.
Un blocco d’apprendimento è legato all’incapacità di affrontare lo stress e l’insicurezza legato all’apprendimento di un nuovo compito che se diventa sinonimo di stress e fatica, i due emisferi non collaborano come dovrebbero quindi il cervello non lavora più nella sua totalità. Le energie vengono assorbite dal sistema di sopravvivenza e non possono circolare liberamente per alimentare tutte le parti del cervello. Si crea così un blocco che può essere superato con determinati esercizi specifici… appunto gli esercizi di attivazione kinesiologica. Ogni qualvolta facciamo dei movimenti mirati, il cervello viene attivato e gli emisferi si integrano così si apre da sé la strada per l’apprendimento.